
La definizione di oggetto transizionale è stata data dal pediatra e psicoanalista Winnicott come il “primo possesso non-me”.
Si tratta di quell’oggetto preferito e insostituibile scelto autonomamente dal bambino come presenza simbolica della madre.
Può essere uno straccio, una maglietta, un pupazzo: di qualsiasi cosa si tratti é un oggetto caldo e morbido che “sa di mamma”.
Tale oggetto ha il delicato compito di aiutare il bambino ad attraversare la fase dello sviluppo dell’Io e della differenziazione dalla madre.
Il piccolo lo coccola, lo succhia, lo calpesta, lo morde, riversando su di lui le proprie frustrazioni essendo certo che quell’oggetto è e sarà a sua disposizione fino a quando lo vorrà.
In virtù dell’importanza che esso riveste nella vita del bambino è naturale che ne abbia bisogno durante il periodo di ambientamento al nido o durante la nanna; l’oggetto transizionale rappresenta, infatti, una presenza vicina nei periodi di vita “lontano dai genitori”.
Pertanto, si consiglia vivamente di non persuadere il bimbo a lasciare l’oggetto a casa etichettandolo come un “gioco da piccoli” piuttosto cerchiamo una strategia alternativa, come ad esempio, individuiamo insieme a lui un luogo visibile dove riporlo ma sempre a portata di mano qualora il bambino sentisse il bisogno di stringerlo a se’ !
Tale attaccamento all’oggetto del cuore può durare anche fino a 5 o 6 anni di età quando il bimbo comincia a sentirsi più autonomo emotivamente e se ne allontana da solo.
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Mi presento: mi chiamo Valentina e sono una giovane educatrice “viaggiatrice”: ogni giorno percorro oltre 34 km per raggiungere i miei “pezzi di cuore”, i bimbi di cui mi prendo cura … non mi definisco semplicemente una pendolare. Quello che compio è propriamente un viaggio: durante le ore che trascorro in treno e per strada io progetto, annoto, creo … VIVO!
Amo la pedagogia montessoriana e tutti i modi in cui la si può applicare, amo creare e rinnovare spazi educativi rendendoli più a misura di bambino ed è per questo che colleghi ed amici mi hanno soprannominata “Vale Poppins”!!! Dalla mia borsa potrebbero uscire le cose più impensabili ed apparentemente inutili ma sorprendentemente essenziali!
Da oggi vi porto nel mio amato mondo fatto di bimbi dagli occhi grandi, giochi fai da te, idee e pensieri da condividere!
Vi voglio mostrare quanto complesso ma speciale sia il lavoro di una educatrice, perché come ricordo sempre ai genitori che incontro per la prima volta vi è una sostanziale differenza tra essere insegnante ed essere educatore:
“ per insegnare basta sapere, per educare è necessario essere …”
Ecco a voi la mia rubrica dedicata al mondo degli “ASILO NIDO”!
Cercherò, in punta di piedi, di mostrarvene gli aspetti essenziali: dall’ambientamento alle routines, dagli spazi educativi alle attività laboratoriali ed i giochi fai da te … spero possiate trovare interessanti spunti di riflessione!
Vi aspetto con il primo articolo: cercheremo di capire meglio la differenza tra l’inserimento e l’ambientamento al nido, con l’augurio che possa essere utile a molte mamme e papà che tra qualche giorno cominceranno questo percorso per viverlo nella maniera più serena e positiva possibile!!!
Un abbraccio dalla “giovane educatrice viaggiatrice”
RusVa