Marzo 2015 .. è stato uno dei periodi più belli della mia vita.

Avevo da un annetto e mezzo un lavoro nuovo, che adoravo! Ero circondata da colleghi fantastici che prima di essere colleghi erano amici. Passavamo le ore insieme davanti ad uno, due, ma anche tre bicchieri di spritz.. Avevo 27 anni appena compiuti, ed ero felice della mia vita.. Convivevo con il mio attuale marito in una casina tanto piccola quanto carina, il nostro nido d’amore!

All’improvviso quel ritardo.. inizialmente non gli ho dato molto peso, perché in realtà succedeva spesso a causa del mio ciclo irregolare. Il 6 aprile 2015, giorno di Pasquetta, decidiamo di fare il test perché mio marito l’indomani sarebbe partito per due settimane di lavoro.. Talmente tanta la convinzione di non essere incinta che io quella lineetta proprio non l’ho vista.. ma Andrea si! 

Panico. Ansia. Non ero pronta. Non era il momento giusto. La casa era piccola, il contratto di lavoro sarebbe scaduto da lì a due mesi, avevo i miei nonni anziani da gestire, niente e dico niente mi faceva pensare positivo.

Niente mi faceva sentire all’altezza di quello che mi stava succedendo. Dopo due giorni affronto la visita dal ginecologo completamente sola. Ero molto preoccupata, non ero stata attenta col mangiare, avevo preso dei medicinali, avevo fatto diversi aperitivi, e avevo addirittura fatto il vaccino antitetanica. 

Secondo i calcoli dovevo essere incinta di 6 settimane.Il ginecologo inizia a visitarmi ed esordisce con queste parole: “ti dico già che c’è qualcosa che non va”

La mia ansia non smette di salire. In che senso qualcosa non va? Cosa succede? “Prima di tutto se ci sono, sono due, perché vedo due camere, però sono vuote “Camere??? Ma di cosa sta parlando? Vuote? Cosa significa? 

Se avesse parlato arabo sarebbe stato più chiaro!”

Significa che o hai avuto un aborto, oppure sei incinta di due gemelli, ma bisogna ri-datare la gravidanza e non sei incinta di 6 settimane. Domani fai di nuovo gli esami della Beta.

Se è raddoppiata va tutto ok, altrimenti hai avuto un aborto” Sono uscita dall’ambulatorio con un gran senso di vuoto dentro di me. Lì ho capito che in realtà ero davvero pronta. Era solo da due giorni che sapevo di essere incinta ma già avevo iniziato a fantasticare e già mi sentivo mamma.

La possibilità di aver avuto un aborto mi ha fatto capito quanto in realtà io volessi quel bambino… anzi quei bambini. Certo non pensavo di partire con due, ma ho sperato e pregato con tutta me stessa perché la beta aumentasse e quei cuoricini si formassero. Il giorno dopo la beta era aumentata, e il mese successivo i cuoricini si erano formati entrambi. 

A e B iniziavano a prendere vita dentro di me.

Mirka