La noia viene spesso considerata dagli adulti un’emozione negativa da evitare a tutti i costi. Uno stato d’animo che crea un vuoto da riempire nel minor tempo possibile, una vera e propria perdita di tempo!
Questo atteggiamento si riflette inevitabilmente sui nostri bambini che apprendono per imitazione e che nel giro di breve tempo si ritrovano a non saperla gestire.
In realtà, per il loro benessere psicologico è importante insegnargli che fa parte della vita. E’ una emozione, compagna di viaggio di cui possono beneficiare.
Attualmente i bambini sono sovra stimolati da un’innumerevole quantitativo di stimoli di ogni tipo. Virtuali e non, e ciò non permette loro di apprezzare i momenti di silenzio, di vuoto, di nulla in cui potersi dedicare del tempo. Sperimentare il senso del limite e la frustrazione, riscoprire le proprie potenzialità e risorse per trasformare in modo costruttivo i cosiddetti “momenti di stallo”.
La noia, scrive Adam Philips, “ci dà la possibilità di contemplare la vita, piuttosto che corrervi attraverso senza soffermarsi a pensare a ciò che succede”.
Ciò significa poter dare spazio all’introspezione ed alla creatività. Lasciar liberi i bambini affinché possano scoprire cosa li renda davvero felici ed appagati, scegliendo autonomamente come impiegare il proprio tempo libero.
La noia diventa, in questa prospettiva, un importante strumento di crescita e di potenziamento della loro autostima. I bambini iniziano a sperimentarsi facendo affidamento sulle proprie capacità e ad alimentare la curiosità della conoscenza, motore trainante, quest’ultimo, per abbracciare la vita con consapevolezza.
Consiglio della psicologa
In qualità di adulti di riferimento diventa, quindi, necessario operare questo cambio di atteggiamento, non strutturare in modo rigido ogni secondo della vita dei propri figli o trascorrere il tempo libero a programmare quello loro quanto piuttosto trasferirgli la bellezza delle “pause”, dei momenti di silenzio in cui imparare a conoscersi ed amarsi, in cui inventare storie, leggere albi illustrati e giocare con la fantasia può diventare un ottimo strumento di rielaborazione delle emozioni che li accompagnano nel corso della giornata.
Foto di Josh Applegate su Unsplash

Mi chiamo Stefania Scarano, sono una psicologa, psicoterapeuta e formatrice, specializzata nell’ambito delle relazioni da oltre 15 anni.
Svolgo la professione di psicoterapeuta nella convinzione, rinforzatasi nel tempo, che le persone, se lo desiderano e sono realmente motivate, possono migliorare la propria esistenza, raggiungere maggiori livelli di benessere e di soddisfazione, riparare ferite e danni che le circostanze esistenziali, l’ambiente, la cultura e la propria storia biologica e psichica, hanno generato in loro.
La pratica clinica, le tante creative ore trascorse nella relazione con le persone che hanno deciso di confrontarsi con se stesse e con la propria storia per rendersi consapevoli e prendere in mano il proprio destino, hanno dato ragione alla mia fiducia nelle potenzialità umane e nella possibilità degli individui di auto realizzarsi.
Ho due figli e questo mi ha portata negli ultimi anni ad approfondire i temi legati alla genitorialità consapevole, al fine di lavorare nella prevenzione del disagio che può nascere in queste prime fasi evolutive.
Infine, mi occupo anche di disagi nell’area della sessualità e dell’Identità di Genere, avendo collaborato per anni con il Day Hospital per i Disturbi dell’Identità di Genere c/o l’U.O.C. di Psichiatria Universitaria- Az. Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari e di perizie psicologiche in ambito canonico nei processi di nullità matrimoniale.