La noia viene spesso considerata dagli adulti un’emozione negativa da evitare a tutti i costi. Uno stato d’animo che crea un vuoto da riempire nel minor tempo possibile, una vera e propria perdita di tempo!

Questo atteggiamento si riflette inevitabilmente sui nostri bambini che apprendono per imitazione e che nel giro di breve tempo si ritrovano a non saperla gestire.

In realtà, per il loro benessere psicologico è importante insegnargli che fa parte della vita. E’ una emozione, compagna di viaggio di cui possono beneficiare.

Attualmente i bambini sono sovra stimolati da un’innumerevole quantitativo di stimoli di ogni tipo. Virtuali e non, e ciò non permette loro di apprezzare i momenti di silenzio, di vuoto, di nulla in cui potersi dedicare del tempo. Sperimentare il senso del limite e la frustrazione, riscoprire le proprie potenzialità e risorse per trasformare in modo costruttivo i cosiddetti “momenti di stallo”.

La noia, scrive Adam Philips, “ci dà la possibilità di contemplare la vita, piuttosto che corrervi attraverso senza soffermarsi a pensare a ciò che succede”.

Ciò significa poter dare spazio all’introspezione ed alla creatività. Lasciar liberi i bambini affinché possano scoprire cosa li renda davvero felici ed appagati, scegliendo autonomamente come impiegare il proprio tempo libero.

La noia diventa, in questa prospettiva, un importante strumento di crescita e di potenziamento della loro autostima. I bambini iniziano a sperimentarsi facendo affidamento sulle proprie capacità e ad alimentare la curiosità della conoscenza, motore trainante, quest’ultimo, per abbracciare la vita con consapevolezza.

Consiglio della psicologa

In qualità di adulti di riferimento diventa, quindi, necessario operare questo cambio di atteggiamento, non strutturare in modo rigido ogni secondo della vita dei propri figli o trascorrere il tempo libero a programmare quello loro quanto piuttosto trasferirgli la bellezza delle “pause”, dei momenti di silenzio in cui imparare a conoscersi ed amarsi, in cui inventare storie, leggere albi illustrati e giocare con la fantasia può diventare un ottimo strumento di rielaborazione delle emozioni che li accompagnano nel corso della giornata.

Foto di Josh Applegate su Unsplash