Alzi la mano chi non gesticola!

A chi non è mai capitato di dover dare indicazioni ad un turista straniero e ritrovarsi improvvisamente a gesticolare per farsi capire?

È più forte di noi, il gesto fa parte della nostra cultura ed è un linguaggio universale, attraverso il gesto infatti possiamo comunicare e farci capire  senza proferir parola.

 

Proprio perché il gesto spesso sostituisce le parole, il bambino impara ad utilizzare i gesti prima di parlare.

Per questi motivi l’utilizzo del gesto è uno dei prerequisiti del linguaggio, ossia quelle abilità necessarie per un corretto sviluppo del linguaggio.

Il gesto deittico nel bambino

Il gesto di indicazione (gesto deittico) compare tra gli 8 e i 12 mesi di vita ed inizialmente il bambino lo utilizza per richiedere qualcosa.

Passata la prima fase di richiesta il bambino utilizza il gesto di indicazione per mostrare qualcosa e non più per richiedere.

Si passa quindi da un gesto richiestivo ad un gesto dichiarativo.

Spesso i bambini indicano molte cose e, dopo che lo fanno, sembra quasi che aspettino che noi denominiamo l’oggetto indicato. In effetti è proprio così, perché il bambino sentendo la parola corrispondente all’oggetto indicato, associa l’oggetto al nome.

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Solo una volta che il bambino avrà fissato bene l’associazione oggetto-nome nella sua testa, potrà poi denominarlo a sua volta.

Prima di denominare un oggetto però, il bambino lo indica accompagnando il gesto deittico con un vocalizzo (generalmente simile ad una “a”), perché non è ancora presente una solida associazione oggetto-nome.

In seguito, verso i 12 mesi compaiono i gesti referenziali o rappresentativi come ad esempio salutare con la mano o applaudire, che rappresentano un significato ben preciso e vengono utilizzati in momenti coerenti con l’utilizzo di tali gesti. Ad esempio si fa il “ciao” con la manina quando si incontra una persona.

Mano a mano che le parole emergono, il gesto viene usato sempre meno, fino a venire utilizzato per enfatizzare ciò che diciamo (la famosa gesticolazione) e per comunicare in altre lingue quando non conosciamo le parole.

Il gesto di indicazione è il primo modo in cui il bambino interagisce attivamente durante uno scambio comunicativo. Assecondare e denominare ciò che il bambino indica stimola quindi l’acquisizione di nuovi vocaboli, l’interazione e l’iniziativa comunicativa.

 

Logopedista

Dott.ssa Stefania Pescantini