L’inizio della nostra famiglia

L’INIZIO DELLA NOSTRA FAMIGLIA

l’inizio della nostra famiglia è avvenuto in  un periodo molto particolare della mia vita, infatti da pochissimi mesi, avevo perso improvvisamente e prematuramente il mio papà.

Un dolore immenso

Non dimenticherò mai il dolore, che stavo provando in quei mesi, non riuscivo a trovare pace e commettevo un errore dietro l’altro, per me l’importante era divertirmi e lavorare, lavorare e divertirmi, in maniera da non avere tempo a disposizione per pensare, perché fermarmi significava soffrire.

Ed io non potevo soffrire, dovevo essere forte, per le persone accanto a me, che stavano lentamente crollando.

Palestra, aperitivi, weekend fuori porta misteriosi, questi dovevano essere i miei impegni, finché un giorno, ho deciso che per provare a trovare sollievo, l’unica strada da percorrere era far qualcosa che mi avvicinasse mentalmente a lui.

Ho trovato una soluzione

Quindi, davanti allo schermo del computer del mio ufficio, ho iniziato a cercare disperatamente su internet “JUVENTUS STADIUM BIGLIETTI”, finché non sono atterrata sul sito di un Juventus fan club.

Del resto per una che pochi mesi prima era  andata al Modena Park da sola, tutto il resto era solo una passeggiata.

Ed eccomi, pochi giorni dopo, in un parcheggio, in un paese della mia città, ad aspettare un pullman che mi avrebbe portato finalmente a Torino!

Una conoscenza inaspettata

Ma, in quel parcheggio, non c’era solo un pullman, ma fra tanti tifosi ed un’anteprima delle sensazioni che avrei provato allo stadio ore dopo, ho conosciuto quello che io chiamo mio marito, ma che in realtà marito non è.

Con una frase, che ancora oggi, mi chiedo cosa mi abbia colpito esattamente, ho capito immediatamente che quello sarebbe stato l’uomo della mia vita, il papà dei miei bambini.

Ma dov’era finita quella ragazza che voleva solo divertirsi e non pensare a ciò che le stava accadendo intorno?

Com’è possibile che in soli cinque minuti quest’uomo mi stesse cambiando la vita?

La strada in pullman, era lunga, due pullman diversi, allo stadio due posti completamente opposti, ci saremmo persi e mai più ritrovati.

Ed invece, hai Instagram? Si, ma non lo uso! Vabbè, lasciami il tuo contatto!

Ed ecco il giorno successivo il suo buongiorno, una serie di messaggi infinita durata tutto il giorno, la sua richiesta di vedermi, il mio rimandare al giorno successivo, il mio non voler ammettere che stava entrando prepotentemente nella mia vita e che la stava completamente scombussolando.

Ma lui che era un vero Latin Lover, ci sapeva fare, ed aggiungerei anche molto bene, ed ecco, la segreteria che mi chiama dicendomi c’è qualcuno che ti cerca, nello scendere le scale, già sbuffando, convinta del solito problema dell’ultimo minuto del cliente.

Invece, fuori dal mio ufficio, c’era lui bello, forse ancora più bello di come me lo ricordavo, io mille parole, sembravo un fiume, le mie spiegazioni del perché no in quel momento, non così, un bacio prepotente che sapeva di sono qui ora e per sempre.