Lavaggi nasali: consigli utili
AIUTO AIUTO… ARRIVA IL RAFFREDDORE!!!
Lavaggi nasali: consigli utili per le mamme. Con i primi freddi e i primi sbalzi di temperatura ci troviamo alle prese con i primi malanni di stagione. Il raffreddore causa non poche preoccupazioni ai genitori che si ritrovano molto spesso a dover fare i conti con notti insonni, inappetenza e fastidi per i loro bimbi.
Quando si accompagnano in visita dal proprio pediatra, uno dei primi suggerimenti che vengono forniti, è quello di FARE I LAVAGGI NASALI.
Ma Cosa sono? E perché sono così utili? Per rispondere a queste domande occorre fare un passo indietro.
COSA SUCCEDE QUANDO ARRIVA IL RAFFREDDORE?
L’eccessiva produzione di muco che avviene quando il naso va incontro a infiammazione, porta ad un aumento della sua densità e quindi ad un suo ristagno. Questo diventa terreno fertile per la sovra infezione batterica. Se il muco accumulato non viene rimosso, va a ricercare altre vie di uscita defluendo ad esempio nel condotto uditivo o negli osti dei seni paranasali. Queste rappresentano le vie di uscita più dirette, causando otiti e sinusiti, le quali richiedono un trattamento medico più mirato.
COME FARE PER TENERE PULITO IL NASO?
È a questo punto che entrano in gioco i LAVAGGI NASALI, tanto odiati dai bambini, quanto efficaci.
I LAVAGGI NASALI sono un metodo semplice, utile tanto nella prevenzione quanto nella cura del raffreddore e, in molti casi, sono più che sufficienti per limitare il problema.
Si tratta di irrigare il naso con soluzione acquosa. Ciò contribuisce a rimuovere meccanicamente le particelle inquinanti e il muco presente, liberando le vie aeree del piccolo con conseguente miglioramento della respirazione.
COSA UTILIZZARE PER FARE I LAVAGGI NASALI?
In commercio ci sono vari strumenti atti a questo scopo, il più semplice è rappresentato dalla siringa (senza ago! Mi raccomando!) che può essere riempita di:
- SOLUZIONE FISIOLOGICA (ISOTONICA): contiene una concentrazione di sale identica a quella dei liquidi dell’organismo (0,9%) e viene utilizzata per la pulizia quotidiana del naso o nei primi accenni di raffreddore, quando il muco non è ancora così denso, oppure può essere alternata all’ipertonica in caso di necessità di lavaggi frequenti.
- SOLUZIONE IPERTONICA: contiene una concentrazione di sale maggiore rispetto a quella dei liquidi dell’organismo (2-3%) ed è maggiormente indicata nei casi di muco denso, perché l’alta concentrazione di sale rende più fluido il muco stesso, favorendone la rimozione. Essendo a concentrazione di sale elevata, la soluzione ipertonica risulta però più irritante per la mucosa e per questo non va abusata.
COME VA FATTO CORRETTAMENTE IL LAVAGGIO NASALE?
PREPARAZIONE:
- Si aspira la soluzione fisiologica con la siringa, utilizzando l’apposito ago, in diverse quantità a seconda dell’età del bambino.
- Rimuovere l’ago. Si lascia la siringa contenente la soluzione sotto l’acqua corrente calda per qualche minuto. Si immerge in un contenitore di acqua calda, in modo da intiepidirne il contenuto e ridurre il fastidio dato dall’irrigazione di acqua fredda nelle cavità nasali
- Per i bimbi più piccoli, applicare un apposito adattatore nasale alla siringa in modo da garantire il contatto diretto con la narice e ridurre la fuoriuscita di acqua dalla stessa narice durante l’irrigazione.
ESECUZIONE:
- I lattanti e i bambini fino ai due anni si posizionano distesi, ad esempio sul fasciatoio, con il capo girato da un lato, inclinato in posizione leggermente inferiore rispetto alla spalla.
- I Bambini più grandi, collaboranti, possono stare in piedi, con il capo piegato di lato verso il lavandino, sempre assicurandosi che si trovi in posizione lievemente inferiore rispetto alla spalla.
- Appoggiare il beccuccio della siringa, direttamente o mediante apposito adattatore alla narice superiore, inclinando la siringa di circa 45 °, direzionando il getto in alto verso la parete esterna della cavità nasale (ossia verso l’orecchio dello stesso lato). Premere lo stantuffo della siringa con modesta energia permettendo la fuoriuscita del getto nella cavità nasale. Se il lavaggio viene eseguito bene, il liquido uscirà dalla narice opposta.
Non bisogna preoccuparsi se durante l’esecuzione un po’ di acqua va in gola e provoca qualche colpo di tosse, viene deglutita e non succede nulla! Per evitare questo, nel bambino più grande e collaborante si può suggerire di mantenere la bocca aperta e vocalizzare durante l’irrigazione.
Per rimuovere il muco, nel bambino più piccolo e non collaborante si può utilizzare l’aspiratore nasale. Nel bambino più grande e collaborante occorre fargli soffiare il naso. Si tappa la narice opposta a quella in cui si è fatto il lavaggio e facendolo soffiare con l’altra.
Ripetere poi tutta l’operazione con la narice opposta.
QUANDO E QUANTO SPESSO FARE IL LAVAGGIO NASALE
Il lavaggio nasale va preso come abitudine di igiene nasale, soprattutto nei più piccoli. Io consiglio di farlo soprattutto in questo periodo come PREVENZIONE. Al risveglio per rimuovere le secrezioni della notte, e alla sera, per evitare che durante la notte il secreto nasale provochi al piccolo quella fastidiosa tosse stizzosa. In questo caso è meglio utilizzare la soluzione fisiologica per l’irrigazione.
Quando invece iniziano i primi sintomi di raffreddore, è bene aumentarne la frequenza e ripeterlo 3-4 volte al giorno o anche di più se necessario. Utilizzare soluzione fisiologica nel caso in cui il muco non sia troppo denso nei bimbi più piccoli, mentre si può utilizzare la soluzione ipertonica nei bimbi più grandi in caso di secrezioni più dense o verdastre. Si consiglia sempre di non esagerare perché ha un’azione più irritante nei confronti della mucosa.
Non tutti lo sanno
Il neonato nei primi mesi di vita non è in grado di respirare con la bocca, ma possiede una “respirazione nasale obbligata”. Anche quando viene allattato riesce a nutrirsi e respirare contemporaneamente. È quindi fondamentale soprattutto in questa fase mantenere il suo nasino ben pulito, sempre utilizzando la soluzione fisiologica.
Conclusioni
Questi sono consigli e suggerimenti che ho pensato di spiegare in questo articolo. Spesso mi capita di incontrare mamme a cui non è stato spiegato bene come fare i lavaggi nasali. Spero di esservi stata utile, se avete dubbi o perplessità non esitate a chiedere.
Vi suggerisco comunque di sentire il vostro Pediatra per le varie situazioni specifiche, che con una visita accurata saprà consigliarvi al meglio la terapia più adatta al vostro bambino.
Laura
Contatti
Instagram: @dott.ssa_zanoni.laura
MAIL dott.ssa.zanonilaura@gmail.com
TEL: 3341169243

Mi chiamo Laura, la medicina mi ha sempre affascinato fin da bambina, quando entrando nello studio della mia dottoressa mi guardavo intorno incuriosita da tutto ciò che mi circondava e osservavo affascinata il suo modo di fare, gentile e rassicurante, la vedevo ascoltare con pazienza le domande e i dubbi che le venivano posti e lei con mano ferma prendeva gli strumenti del mestiere, mi visitava, mi tranquillizzava, capiva al volo il problema e aveva sempre la risposta pronta con la giusta soluzione, il giusto consiglio, la giusta empatia. La guardavo e pensavo: “Da grande voglio diventare come lei”. Questa idea non mi ha mai abbandonata, così una volta cresciuta ho intrapreso un percorso di studi che mi ha permesso di realizzare questo sogno: diventare Medico. Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia nel 2012, con uno studio sperimentale che mi ha permesso di approfondire due aspetti che mi stanno molto a cuore, l’ambito respiratorio e l’obesità infantile, con una tesi dal titolo: “Asma bronchiale nel bambino sovrappeso: valutazione dei livelli di leptina e ossido nitrico esalato in relazione allo stato della malattia”. Dopo la Laurea e l’abilitazione alla professione medica, ho avuto l’opportunità di approfondire questo primo aspetto andando a lavorare in un centro di eccellenza per la cura e la riabilitazione dell’asma infantile : l’Istituto Pio XII di Misurina, che mi ha permesso da un lato di implementare le mie conoscenze sull’Asma Bronchiale e le patologie respiratorie, le allergie da inalanti e da alimenti da un punto di vista clinico, diagnostico e terapeutico, e dall’altro mi ha permesso di affiancare alla pratica clinica il lato empatico della professione medica che a mio parere non deve mai mancare, ovvero il rapporto con il paziente. L’altro aspetto che mi ha sempre affascinato è quello della Nutrizione e della Sana Alimentazione, in quanto rappresentano la base per la Salute oltre che della prevenzione e la cura di alcune patologie, notoriamente causate da malnutrizione e sovrappeso. Ho quindi deciso di approfondire dal punto di vista medico questo aspetto, svolgendo un Master universitario professionalizzante in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata organizzato dall’Università La Sapienza di Roma, che ho conseguito a pieni voti e che mi ha permesso di acquisire padronanza in questo ambito, continuando ad aggiornarmi e seguendo ulteriori corsi formazione riguardanti vari aspetti dell’alimentazione in condizioni fisiologiche e patologiche nonché sullo svezzamento e la nutrizione infantile.
Attualmente lavoro come Medico libero professionista, iscritta all’Ordine dei Medici e Chirurghi di Verona. Mi occupo di Nutrizione Clinica, Educazione alimentare ed elaborazione di Piani Alimentari Personalizzati volti a rispettare le esigenze nutrizionali adeguate ad ogni singolo individuo, nonché di Svezzamento e Nutrizione nei bambini.
Con grande piacere ho colto l’opportunità di condividere con le famiglie e voi mamme un po’ della mia esperienza, fornendo un supporto informativo affrontando vari temi con articoli, consigli in pillole, indicazioni utili, e molto altro.