Dicembre.. finalmente tutti insieme!!
E’ stato un bellissimo periodo.. i nonni tutti qui a Bologna e anche una mia carissima amica con famiglia a seguito.
Da dicembre fino a gennaio inoltrato eravamo sempre in compagnia. Ci stava e ci voleva!
Poi, ovviamente, le feste passano, nonni e amici ripartono e si riprende con il quotidiano.
Un quotidiano fatto di alti e bassi, più alti che bassi a dire il vero.. fino al periodo dello svezzamento.
E’ stato snervante.
Appena iniziato sembrava andasse per il verso giusto, poi giorno dopo giorno Alice inizia a farmi capire che non voleva più saperne.
Preparavo diecimila cose diverse con la speranza che qualcosa potesse essere di suo gradimento in quel giorno, in quel momento.. si, perché questa situazione si ripeteva sia per pranzo che per cena! Ecco perché quando vi dico che è stato snervante vi prego di credermi, e sono sicura che molte di voi che mi leggono sanno di cosa parlo.
Sapete com’è andata?
Siamo ritornate al tanto amato latte ad ogni pasto.
Alice non era pronta e non c’erano altre soluzioni. Latte a colazione, metà mattina, pranzo, pomeriggio e cena.
Latte, latte e solo latte! Questo per più di un mese. Niente più senso di frustrazione per me e lei super felice.
Si parlo di FRUSTRAZIONE perché era cosi che mi sentivo. Mi sembrava di tornare indietro, di non fare progressi.
Sapete quanti momenti passati a piangere perché pensavo di non essere all’altezza?
E dopo il nostro percorso di vita non esattamente semplice, sopratutto a livello mentale, il periodo dello svezzamento è stato altrettanto stressante.
Ma alla fine ho capito che ero io a sbagliare..
Lei non era pronta e io forse avevo fretta di vederla al pari degli altri bambini della sua età.
Un paragone che purtroppo non si può fare.. ogni bambino ha i suoi tempi e i fortemente prematuri hanno tempi ancora più lenti e lunghi rispetto a tutti.
Dopo più di un mese a base di latte, dove comunque le facevo assaggiare tutto quello che cucinavo per me e Ale, giorno dopo giorno ha iniziato a metterlo sempre più da parte. Io le proponevo qualcosa e in base alla sua reazione le davo ciò che voleva.
La fortuna più grande è che Alice, fin da piccolissima, è sempre stata molto molto espressiva e appena ho imparato ad osservare meglio i suoi atteggiamenti e le sue espressioni ho imparato a capire e a comunicare molto meglio con lei.
Purtroppo non esiste un manuale per non commettere errori.. sbagliare ci insegna a fare meglio e quindi a migliorarci ogni giorno!
E a voi com’è andata?
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Ciao a tutte/i mi chiamo Claudia, ho 30 anni e una bimba di 1 anno di nome Alice. Ho deciso di fare parte di questo blog dopo la chiacchierata con Vanessa.. siamo nel 2019 ed esistono ancora troppi argomenti tabù. Siamo un bel gruppo di donne/mamme, ognuna con la propria esperienza alle spalle, ognuna con un modo diverso di vedere le cose ,ma questi modi diversi di affrontare e vedere la vita, sé uniti, possono essere d’aiuto a tante altre persone. Per quanto riguarda me e la mia vita, vorrei raccontarvi di come ho affrontato la mia prima gravidanza al sesto mese, di come un mondo totalmente sconosciuto, quello dei fortemente prematuri , sia diventato pane quotidiano.
Durate quest’anno intenso , ho scoperto quanta forza è nascosta in ognuno di noi..ho conosciuto e vissuto non solo le mie emozioni,ma anche quelle di chi ho conosciuto dentro al reparto di terapia intensiva neonatale. È stato , nonostante mille difficoltà, un bel viaggio alla scoperta della vita e di me stessa. Da anni c’è una frase che mi accompagna e mi rappresenta:
“ti invito a sorridere, offro io”.
Sì, sorrido…sorrido sempre, perché sorridere fa bene al cuore. Perché ho imparato a vivere alla giornata, apprezzando ogni singolo istante, senza sprecarne nemmeno un secondo.
Claudia