Le feste di Natale, si sa, sono un periodo molto temuto per chi vuole mantenere la propria linea e quella del proprio bambino. Io però questa cosa non la capisco. Pensiamoci un attimo…non saranno davvero il cenone della Vigilia e i pranzoni di Natale e Santo Stefano a minacciare il nostro peso.
Tre pasti abbondanti hanno così tanto potere?
Secondo me no, non sono queste tre occasioni (quattro se aggiungiamo anche il cenone di San Silvestro dai) a cui dobbiamo stare attenti. Preoccupiamoci piuttosto di tutti gli altri giorni!
Le feste di Natale offrono senza dubbio ai bambini, ma anche a noi adulti, tante e forse troppe dolci tentazioni che possono talvolta portare a conseguenze indesiderate. Una delle più comuni?
La dipendenza dagli zuccheri!
Vi è mai capitato di avere voglia di dolce più del solito finite le feste di Natale? Sapete perché succede? Perché durante le feste tendiamo a concederci dei dolci in più momenti durante la giornata e ogni volta che mangiamo un dolcetto, che sia un biscotto, una fetta di Panettone o un gelato, l’elevato contenuto di zuccheri di questi prodotti causa un rapido aumento della glicemia, ovvero dei livelli di glucosio nel sangue. Come conseguenza all’iperglicemia, il pancreas produce insulina in elevate quantità, che provoca un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue. Il vostro organismo, abituandosi a questo stile alimentare, avverte una mancanza di zuccheri e, quindi, vi costringerà a ricercare altri dolci e così via. Si innesca così un circolo vizioso dato proprio dalla dipendenza dagli zuccheri.
Cos’è una dipendenza?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il concetto di Dipendenza Patologica come “quella condizione psichica e fisica, derivante dall’interazione tra un organismo vivente e una sostanza tossica ed è caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni, che comprendono sempre un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”.
Un bisogno compulsivo…
L’assunzione di zuccheri può portare, proprio come le classiche droghe, ad una vera e propria dipendenza. Molte persone, infatti, non sono in grado di controllare il proprio impulso verso l’assunzione di qualcosa di dolce. A livello cerebrale, infatti, l’eccesso di zuccheri fa aumentare il rilascio di dopamina: un neurotrasmettitore che genera una sensazione di gratificazione ed incrementa il desiderio di ripetere l’esperienza. Così mangiamo un dolce e ne desideriamo subito un altro.
Quale soluzione?
Per porre termine a questa situazione, innanzitutto vi consiglio di limitare l’assunzione di un dolcetto al momento della colazione così che l’eccesso di zuccheri possa essere facilmente consumato durante la giornata. Cercate di non averne un consumo quotidiano durante le feste di Natale e al termine di queste impegnatevi per una decina di giorni a non assumere dolci, bevande zuccherine e prodotti contenti zucchero raffinato. L’organismo riuscirà a uscire da questo circolo vizioso e la voglia irrefrenabile di dolce scomparirà. Non è un percorso semplice, talvolta è possibile accusare qualche disturbo da assenza di zuccheri (ricordatevi che si tratta di una vera e propria dipendenza), ma si riesce a superare tutto.
La parola d’ordine è moderazione!
Come avrete letto nello scorso articolo, pieno di numeri e percentuali sull’obesità infantile, la situazione in Italia è allarmante. Come genitori abbiamo il compito di guidare e controllare i bambini, cercando di correggere le cattive abitudini alimentari che si possono instaurare in questo periodo. Meglio ancora se in queste occasioni riusciamo ad insegnare loro qualche piccola buona regola senza per forza dover rinunciare alle irresistibili tentazioni Natalizie!
Buona Natale e felice Anno Nuovo,

Mi presento…sono la Dott.ssa Ilaria Cancarini e sono una Biologa Nutrizionista, piacere!
Vi state chiedendo perché ho sottolineato la parola “sono”? Perché io non FACCIO la nutrizionista, lo SONO! Questo per me non è un lavoro ma uno stile di vita, un’abitudine di pensiero…ecco perché non mi infastidisce rispondere a domande e dare consigli anche durante una festa o un’uscita a cena!!
Ho colto con piacere l’opportunità di scrivere su questo blog destinato a mamme e papà perché in passato sono stata un pochino arrabbiata con voi e questa è la mia occasione per chiedervi scusa! Adesso vi spiego. Appena laureata volevo scegliere un campo di lavoro verso cui direzionare la mia formazione e i miei studi, così scelsi la nutrizione nei bambini. Feci corsi, seguii dei seminari, studiai gli approcci migliori…tutto molto interessante e stimolante, finché iniziai a scontrarmi con la dura realtà. Quando si parla di alimentazione in età pediatrica la vera difficoltà non è spiegare al bambino come dovrebbe mangiare o comportarsi per avere uno stile di vita sano, ma è spiegarlo e farlo mettere in pratica ai genitori!!! Per farla breve, durante le visite ad ogni mio consiglio spesso seguiva un’obiezione, finché arrivava la fatidica e antipatica frase “facile per lei, vedrà quando avrà figli”. Ok, non ho figli ma educare i vostri figli anche dal punto di vista alimentare fa parte dell’educazione che avete il compito di trasmettergli per renderli degli adulti migliori. Non penso che sia facile, assolutamente, però fa parte delle vostre responsabilità.
Sapete perché mi rispondevano così? Perché erano loro che in primis non avevano voglia di migliorare le loro abitudini e il loro stile di vita per dare l’esempio ai bambini. Quindi dopo l’ennesima volta che mi sentivo dire quella frase ho deciso che avrei cambiato rotta e mi sono concentrata sulla nutrizione sportiva, infatti da Gennaio 2016 sono la nutrizionista della squadra di A1 di pallanuoto dell’AN Brescia.
Perché ho cambiato idea? Perché seguo la community di Kids Guiding Moms da tempo e ho capito che rispetto a 5 anni fa la realtà è cambiata. Voi genitori siete più attenti al benessere dei vostri bambini e siete interessati a capire cosa è meglio per loro, anche e soprattutto dal punto di vista nutrizionale. Quindi, eccomi a vostra disposizione!
Se avete voglia di leggere ancora qualche informazione su di me, ecco una breve descrizione del mio percorso di formazione.
Nel 2012 ho conseguito la laurea triennale in Scienze Biologiche con votazione 110 e lode/110 presso l’Università degli Studi di Milano e, successivamente, nel 2014 ho conseguito la laurea magistrale in Alimentazione e Nutrizione umana a pieni voti, presso lo stesso Ateneo. Per tutto il 2014 ho frequentato l’unità di Epidemiologia e Prevenzione dell’Istituto dei Tumori di Milano per svolgere uno studio epidemiologico che mi ha permesso di discutere la tesi di laurea magistrale intitolata “Il ruolo dei nutrienti coinvolti nel metabolismo dell’unità monocarboniosa sull’insorgenza del tumore della mammella nella coorte ORDET”, in seguito pubblicata sulla rivista PloS One a settembre 2015 ().
Nel 2014 ho ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione, tramite il superamento dell’Esame di Stato, e da gennaio 2015 sono regolarmente iscritta alla Sezione A dell’Albo Professionale dei Biologi, con numero di matricola 072022, e svolgo la libera professione di Biologo Nutrizionista presso diversi poliambulatori specialistici nella provincia di Brescia.
Nel 2016 mi sono diplomata alla Scuola di Naturopatia dell’Istituto di Medicina Psicosomatica RIZA a Milano, che mi ha insegnando ad avere una visione olistica dell’individuo.
Nel 2019 ho conseguito il Master di Secondo Livello in Dietetica e Nutrizione clinica all’Università di Pavia. Sono in continuo aggiornamento, infatti amplio la mia formazione universitaria partecipando a diversi corsi e congressi sulla nutrizione clinica, la nutrizione per lo sportivo, la nutrizione nella donna e in età pediatrica.
Finiti i dettagli noiosi, direi di iniziare! Buona Lettura!