Gli archetipi genitoriali: cosa sono?

Quella degli archetipi è una teoria che si basa sulla psicologia Junghiana psicodinamica, che si fonda sull’essere umano fatto di forze consce ed inconscie che determinano una possibilità di comportamento. Non mi dilungherò sugli aspetti strettamente tecnici della teoria psicologica,( che però potete trovare brevemente qui ) ma mi piace soffermarmi sul perché – come doula – ritengo importante conoscerli e analizzarli.

Un archetipo determina come sua conseguenza, una serie di azioni e comportamenti e ci rende reattivi a determinate esperienze. A livello genitoriale è utile conoscerli perché così possiamo interpretare certi atteggiamenti che abbiamo avuto come figli, ma che poi spesso ci portiamo dietro a nostra volta come genitori.

La consapevolezza di questo, insieme a un lavoro di rielaborazione personale, può aiutare nell’avere un approccio alla genitorialità più libero e ci dà la possibilità di cambiare, dove invece lo riteniamo necessario.

I drammi di controllo: la reazione agli archetipi.

La reazione istintiva che abbiamo di fronte ad un archetipo si chiama “dramma di controllo”. E’ definito così perché si basa su un bisogno arcaico di non essere abbandonati e, quindi, di compiacere i nostri genitori. Tutto ciò avviene a livello inconscio. Ovviamente la teoria degli archetipi è vasta e molto interessante e, se come me, vi incuriosisce, potete approfondire anche con i libri di Jean Bolen ” Le dee dentro la donna” e “Gli dei dentro l’uomo“(qui ne trovate anche una spiegazione esaustiva e professionale).

Ogni archetipo e il suo relativo dramma ha punti di forza e di debolezza e conoscerli ci permette di capire dove lavorare, come canalizzarli in modo positivo oppure che altri tipi di archetipi ci piacerebbe, o sarebbe funzionale, sviluppare.

Gli archetipi paterni

Le ricerche evidenziano che l’attaccamento materno si sviluppa a partire dal primo trimestre e continua fino a dopo la gravidanza. Quello paterno invece, dopo il primo trimestre di gestazione, resta stabile e poi cresce dopo il parto. I padri sono biologicamente meno responsivi a livello affettivo, ma maggiormente a livello di motivazione e scoperta del mondo. Il ruolo del padre è legato alla capacità di connetterci col potere, insegnando l’autonomia. Lavorando sull’archetipo dei vostri padri si può quindi capire che tipo di dramma di controllo avete messo in atto e perché. Infine, questa nuova consapevolezza, permetterà di sentire ciò che vogliamo mantenere e ciò che vogliamo lasciar andare.

 

 

 

Gli archetipi materni

Anche il lavoro sull’energia materna (femminile) è simile, solo che la madre ha la capacità di formarci nella gestione delle relazioni, nella risposta ai bisogni e nella cura degli altri. Crea quindi obiettivi e ci rivela ciò che per noi ha valore.

Anche qui, quindi, verranno fuori risposte emotive che abbiamo imparato a mettere in atto e interiorizzare nel tempo e che mettiamo in azione in modo, spesso, inconsapevole.

La rielaborazione dei genitori

Perché è quindi importante fare una rielaborazione dei nostri genitori?

  • Per comprendere i meccanismi inconsci che ci animano quotidianamente e, ancor di più, nella relazione genitore-figlio.
  • Per riconoscere in che archetipo (o archetipi! spesso siamo l’insieme di più archetipi diversi) ci riconosciamo e comprendere i nostri limiti e punti di forza.
  • Riconoscendo i limiti, possiamo modificarli.
  • Conoscere gli archetipi del sesso opposto ci permette di capire meglio il “funzionamento” delle persone attorno a noi
  • è un percorso emotivo intenso e affascinante, di conoscenza personale.
  • Spesso le difficoltà che troviamo con i nostri figli sono radicate in noi come convinzioni che, una volta conosciute, possiamo modificare.

Sarà molto divertente, una volta che si ha un pò di dimestichezza, cercare di capire che archetipo è la persona che abbiamo di fronte, per valorizzarla e per capire come è il modo migliore per rapportarsi a lei.

Il mio compito in questo percorso come doula, non è una analisi psicologica (che lasciamo fare al professionista adatto!), ma un percorso attraverso le emozioni che abbiamo provato come figli, per capire come comportarci come genitori.

E’ un percorso interessante da fare già in gravidanza, così da arrivare “dopo” a essere più coscienti del nostro percorso di figli, prima, e genitori, poi.

E tu, hai mai sentito parlare di archetipi genitoriali?

Fammi sapere cosa ne pensi, qui o alla mail valentinaeducatricedoula@gmail.com