Era nell’aria già da un po’…era ormai qualche mese che io e mio marito ci guardavamo negli occhi e senza dirci nulla sorridevamo al solo pensiero. Come definirmi in quel periodo? Una donna in cerca, in cerca della migliore versione di se stessa e di un senso più profondo del nostro essere qui, amante instancabile del suo lavoro, un lavoro costruito dal nulla in 9 anni di passione e di sacrifici. Un lavoro al quale ero profondamente legata, quasi come fosse un figlio! (anche se a dirla tutta, un figlio mi mancava)

Forse è per questo che non avevo fretta di diventare mamma e poi perché, questo pensiero, suscitava al mio interno sentimenti ambivalenti: da una parte il desiderio e dall’altra la paura. Di che cosa? Di dover interrompere la mia ricerca. Dovete sapere che il mio pallino, fin da piccolissima, è sempre stato la felicità, non lo ero, intorno a me vedevo famiglie unite, quello sì, ma felici, un po’ meno. E allora ho deciso che per la felicità avrei fatto di tutto: lasciato la mia famiglia, cambiato paese, cambiato scuola, cambiato fidanzati, frequentato corsi, speso soldi e chi più ne ha più ne metta. E che cosa ho imparato? Che la felicità non era in nessuno di questi posti: qualcosa ad un certo punto non andava come desideravo e, insieme alla delusione, la percezione era quella di ritrovarmi più o meno allo stesso punto di partenza. Vi è mai capitato? Ne sono certa, come sono certa che chi sente esista altro, oltre ai soliti percorsi, non debba mai smettere di ascoltarsi e di cercare. Fortunatamente, durante le mie varie esperienze, incontro la strada giusta per me e inizio a capire dove posare il mio sguardo e vi assicuro che non c’è cosa più bella che avvicinarsi a ciò che si desidera. La cosa che non immaginavo è che la mia paura più grande nascondeva il mio più grande insegnamento e che mia figlia mi avrebbe svelato ciò che tanto andavo cercando. Non credevo che per giungere a questa consapevolezza avrei dovuto passare attraverso un uragano e che ora, a distanza di oltre un anno a dir poco pazzesco, il mio cuore ha il desiderio di raccontare.