Il sonno del bambino
Il sonno del bambino è uno degli argomenti di cui mamme e papà parlano di più. Molte mamme e papà faticano nel trovare il giusto ritmo, la routine adeguata, il modo più adatto per arrivare alla sera e vedere addormentarsi il proprio bambino dolcemente e ad un orario adeguato. Fare la nanna implica per il bambino il doversi rilassare, il lasciarsi abbandonare e quindi per lui, non è un compito semplice. Ha bisogno di sicurezze, di tranquillità e soprattutto di essere sicuro che la mamma e i papà sono li con lui pronti a rassicurarlo se ne ha bisogno.
Creare un rituale
Per i bambini è molto importante creare un rituale che accompagna la messa a letto serale. Di natura i bambini sono abitudinari ed è bene accompagnarli nell’apprendere una routine che li accompagni nei vari momenti della giornata, soprattutto per quello serale della nanna.
Verso i 3 mesi il bambino può iniziare ad abituarsi ai ritmi dell’ambiente intorno a lui. Per questo è importante abituarlo a delle attività specifiche come rituale (ad esempio il bagnetto ), preparando quindi il neonato ad avere un ritmo specifico. Crescendo ed arrivando ad essere più attratto all’ambiente esterno, inizierà a riconoscere ciò che succede intorno a lui e sarà pronto a riconoscere le routine. Riuscire a comprendere e sapere le cose che accadranno, favorisce nel bambino lo sviluppo della sicurezza e dell’autonomia e lo aiuta a gestire l’ansia di un eventuale evento imprevedibile.
Quando il bimbo avrà 7 mesi, partecipativo e attivo alla vita e all’ambiente circostante a lui inizia ad essere molto influenzato dal benessere emotivo durante il giorno. Le sicurezze e i rituali lo aiuteranno a trovare la sicurezza necessaria per crescere e scoprire mentre l’incostanza e l’imprevedibilità lo porteranno ad arrivare con ansia e insicurezze all’ addormentamento serale, renderanno il sonno più inquieto (e quindi si potrà svegliare spesso) e lo porterà a non riuscire a riaddormentarsi con serenità.
Fino ai 24 mesi ha bisogno di essere guidato e di apprendere dall’esempio dell’adulto. Accompagnare il bambino a letto mettendosi a dormire vicino a lui, tenere le luci soffuse e un tono di voce pacato gli avrà dato un esempio efficace di come fare per rilassarsi e dormire. Man mano che il bimbo cresce si può poi decidere insieme cosa fare prima di dormire ( cantare una canzoncina, leggere un libro, coccolarsi).
Verso i 3-4 anni può esserci la paura del buio. Non sminuite il problema ma cercate di trovare una soluzione insieme come tenere la porta aperta, una piccola luce accesa, un pupazzo che gli faccia compagnia, ecc…
Pian piano il bambino crescendo prenderà sicurezza e fiducia. Con la sua indipendenza arriverà anche la capacità di crearsi la “sua” routine che lo rilasserà e rassicurerà.
Ecco quindi come il bambino crescendo, impara ad addormentarsi: fammi vedere come fai tu – accompagnami standomi vicino – lasciami provare da solo
Fategli sentire che ci siete
Spesso i bambini passano delle fasi in cui sembra che “tornino indietro”. Chiedono di più la vostra presenza, vogliono il vostro contatto e le vostre rassicurazioni. In queste fasi è il bambino che ha bisogno di sentire che ci siete per lui, che siete il suo punto fisso e sicuro a cui aggrapparsi per poter crescere ed andare avanti. Se lo osservate noterete che, dopo un po’ di tempo, farà un salto in avanti per quanto riguarda le competenze. Questo lo avrà fatto grazie al vostro aiuto. Per crescere ha bisogno di autostima e sicurezza che solo voi, mamme e papà, potete dargli.
Come fare allora?
Come dice Grazia Honegger Fresco nel libro “Facciamo la nanna: Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire il vostro bambino ” non esiste una ricetta adatta a tutti i bambini e per tutte le latitudini. Ogni famiglia e ogni bambino hanno abitudini ed esigenze diverse. Vediamo ora cosa poter fare per agevolare l’addormentamento.
Si può iniziare dalle 18 con un bagnetto caldo e prolungato: 15, 20 minuti. L’Acqua aiuta a rilassarsi e a tranquillizzarsi. Successivamente si può proseguire mettendo una crema sul corpo del bambino. La crema aiuta a proteggere la pelle delicata dopo il bagnetto e il massaggio della mamma e del papà sono una piacevole coccola e un momento esclusivo per il bambino. Poi si indossa il pigiamino e si cena. Dopo mangiato meglio evitare giochi vivaci e preferire una canzoncina (a voce bassa) o leggere un libretto.
L’orario più adeguato per andare a letto per un bambini di circa due-sei anni è alle 20.30. Il risveglio al mattino dovrà avvenire al massimo entro le 8.30/9 per dargli modo di giocare serenamente e mangiare senza avere troppo sonno per poi fare un sonnellino intorno alle 13.00/13.30 ed essere attivo fino all’ora di cena.
Se arrivate a casa tardi da lavoro e dovete riordinare, pulire, preparare cena, finire le faccende, il bambino non riuscirà a stare con voi e a soddisfare il suo bisogno di attenzioni. Cercate di dedicargli almeno mezz’ora o un’ora in cui vi concentrate su di lui e gli dedicate tutte le attenzioni. Lui si tranquillizzerà e arriverà più sereno all’ora della nanna.
Andando a letto alle 20.30 riuscirete così ad avere il tempo per riordinare e organizzare le cose per il giorno dopo senza essere troppo stanchi con un bimbo che gira per casa e urla “mammaaaaaa” perché vuole giocare con voi.
Cosa va bene e cosa non va bene
Da fare
- stabilire orari insieme al resto della famiglia. Questo permetterà di essere organizzati e di non trovarsi in disaccordo in base alle esigenze di tutti.
- creare un ambiente sereno con luce soffusa e toni pacati.
- fare attività tranquille come lettura di una storia, cantare una canzone, fare un puzzle
- dare al bambino i suoi oggetti a cui è legato per tranquillizzarsi (ciuccio, pupazzo, biberon)
- cercate di addormentarlo nel suo letto. Se la notte si sveglia in un posto diverso da quello in cui si è addormentato avrà più difficoltà a riprendere sonno.
- usate parole rassicuranti e coccole.
- se ha paura del buio fate in modo che ci sia una lucina lieve sempre accesa (ci sono in vendita anche dei piccoli animaletti che si illuminano da lasciare sul comodino)
Da non fare
- continuare a cambiare orario crea ansia e destabilizza
- guardare cartoni alla tv che eccitano il bambino
- mangiare cibi pesanti e bevande eccitanti ( che contengono troppi zuccheri, teina o caffeina)
- mangiare a letto
- addormentarlo in braccio, scomodo e poco rilassante per voi e per lui. Le coccole a letto creano lo stesso legame.
- farlo addormentare da persone diverse rispetto alla mamma o al papà
- tenere le luci accese
- addormentarlo in una stanza diversa perché quando si sveglia si trova destabilizzato.
- giocare di notte se si sveglia.
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- “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare” (Madre Teresa di Calcutta)
Sono Erica Sardo, educatrice specializzata per la fascia d’età 0-6 anni, accompagno i genitori nel difficile compito di educare i bambini a crescere con serenità.
Cara mamma, vorrei portarti con me nel mio mondo e farti conoscere un pochino della mia vita e delle mie passioni.
Mi presento: sono Erica, moglie di Diego e mamma di Maria Maddalena, una bimba vispa e curiosa e di Emanuele, un piccolo cucciolo a cui piacciono le coccole.
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