Babywearing: contatto, intimità e condivisione
Ciao tenera mamma, questo mese ti voglio parlare di una pratica che, anche se ho approfondito da poco, mi ha sempre affascinato! E sono sicura che anche a te farà questo effetto. Basta dirti che il primo regalo in assoluto che ho fatto alla mia prima amica incinta ( più di 10 anni fa ) è stato proprio questo articolo, del quale ti parlerò. Senza sapere assolutamente nulla di lui, ma che ispira pura tenerezza!
Allora, cosa è il babywearing?
Letteralmente vuol dire “ indossare il bambino “ o “ portare il bambino addosso “, è la pratica di portare il tuo bambino con fasce o altri supporti porta bebè. Sai già di cosa ti parlo?
Questa pratica ha radici molto antiche, da sempre usata in molte culture e praticata in tutto il mondo, per spostarsi insieme al proprio bambino in modo pratico e sicuro, ma oggi rappresenta una vera e propria
modalità di cura e non soltanto un bisogno o una comodità ( che secondo me lo è ); per esempio, i nomadi, per andare a cercare il cibo, non potevano “ abbandonare “ il loro bambino ad una morte sicura, rendendo
il loro figlio un pasto per gli animali feroci, quindi per forza dovevano caricare il loro bambino e portarlo insieme a loro.
Oggi, questa modalità di cura, adatta a crescere il proprio bambino, in occidente sta avendo una grande riscoperta ed una decisa rivalutazione.
I vantaggi del babywearing sono tantissimi,
Ti farò un breve elenco ma poi, ti parlerò di quello che a me piace di più e che mi ha sempre affascinato. Vediamo:
– Il contatto con il bambino aumenta il livello di ossitocina della madre, stimolando la produzione di latte e l’allattamento al seno.
– Può essere un grande aiuto in caso di depressione post partum.
– Aiuta al neonato a continuare il suo sviluppo neurale, gastrointestinale e respiratorio. Lo aiuta a stabilire l’equilibrio ed un tono moscolare costante.
– Il neonato, riceve stimolazioni visive, uditive e cinestetiche intimamente relazionate con la vicinanza e il contatto della mamma.
– I bambini portati, normalmente sono più tranquilli e piangono di meno.
– Il portatore, mamma o papà, avrà le mani libere per sbrigare altre faccende della vita quotidiana e per dare le attenzioni necessarie ad altri fratellini.
Si esce di casa con più facilità, aiutando così ad una tenere neomamma a non isolarsi. Ma come ti dicevo prima, quello che a me fa innamorare di questa pratica è che, il bambino portato, ha tutti i suoi bisogni primari soddisfatti: protezione, calore e nutrimento. Hai presente le scimmiette? Sono mammiferi come noi! Loro, e tantissimi altri mammiferi, portano i loro cuccioli aggrappati alla pelliccia, non ti provoca tenerezza? Il tuo cucciolo tende anche ad aggrapparsi a te con tutte le sue forze, ha bisogno di continuare a sperimentare quell’attaccamento che ha vissuto all’interno della tua pancia per mesi. Essere portato in fascia è molto simile all’ambiente intrauterino, il bambino sente il profumo della mamma, il suo calore, il battito che lo ha accompagnato per nove mesi, riconosce i movimenti della mamma e si sente al sicuro e molto tranquillo, non è bellissimo?
Anche se inizialmente, è a te che il tuo piccolino vorrà e cercherà, per il papà può essere anche il modo perfetto per entrare in contatto più facilmente con il suo bambino ed imparare a conoscersi prima.
Questo è un altro aspetto molto importante del babywearing, il portatore, avendo sempre il suo bambino a contatto riesce a comprendere prima e meglio i bisogni del piccolino ed a soddisfarli con premura.
Ci sono tanti tipi di fasce porta bebè, in tessuto rigido, elastiche, mei tai, marsupi ergonomici, fasce ad anello ed ognuna ha delle caratteristiche diverse. Ti consiglio di visitare il portale officiale italiano
Babywearing per approfondire di più e deciderti a fare tua questa bellissima pratica!
Spero che questo articolo ti sia risultato interessante, a me attira moltissimo questa pratica e sono sicura che se, un giorno, riuscirò a diventare mamma, lo praticherò!
Se anche tu ti decidi, oppure lo pratichi già, sarei felicissima di conoscere la tua sperienza!
E adesso ti lascio, con un forte e tenero abbraccio.
Ricorda “ COCCOLE E TENEREZA FARANNO DEL NOSTRO MONDO UN POSTO MIGLIORE” a presto,
Tere @rincondelsolbebe

Ciao, sono Teresa, una ragazza spagnola di 40 annetti che si trova in Italia per Amore.
Sono un’infermiera innamorata del suo lavoro e una persona romantica e creativa, vivo di sentimenti, sogni e pensieri positivi.
Credo nella famiglia e in tutti i valori che ci dona.
E’ per questo che creo dei teneri peluche all’uncinetto, che possano accompagnare i piccolini di casa durante l’infanzia e regalargli tanti bei ricordi, quando saranno grandi.
Sono felice di fare parte di kids guiding moms, perché l’interesse in comune sono i bambini, capirli, educarli e donargli il meglio.